Il tiranno dei mondi

di Isaac Asimov

Storia Futura (Ciclo dell’Impero)
Robots and Empire (I robot e l’Impero)
Le correnti dello spazio


La nostra patria non è solo un pianeta. È stato un grave sbaglio, nei secoli scorsi, non capirlo. Tutti i pianeti sono la nostra patria.
Biron Farrill

(Pagina 220)

Proseguo la “Storia Futura” di Asimov andando a ripescare un romanzo letto per la prima volta un sacco di anni fa! A parte qualche dettaglio, devo dire che non ha perso il suo smalto!

Biron Farrill è uno studente universitario che sta studiando sulla Terra. Gli manca poco alla laurea quando una notte subisce un attentato. Da quel momento la sua vita cambierà perché verrà coinvolto in un complotto per spodestare la razza dei Tirannici che da decenni spadroneggia sui pianeti vicini alla Nebulosa Testa di Cavallo.

“We come spinning out of nothingness, scattering stars like dust.” – Rumi by Priya Saihgal

Ho letto la prima volta questo libro un sacco di anni fa penso quando avevo scoperto Asimov per la prima volta e ho cercato di leggere un sacco di lui, purtroppo per la maggior parte libri presi in prestito e quindi ora non ricordo più neanche di preciso quali e quanti. Questo era uno dei pochi che avevo comprato, e ho trovato segnata a matita la data di inizio e di fine di questa mia prima lettura: c’avevo messo 2 giorni. Normale, normalissimo in realtà, ero uno ragazza, era estate quindi non avevo veramente niente da fare, e oggi c’ho messo una settimana che tutto sommato visti i miei ritmi di adesso è comunque poco. In effetto il libro è veramente avvincente! Prima di iniziare a rileggerlo ricordavo veramente poco o niente, e quel poco non ero neanche sicura che provenisse davvero da questo libro perché lo confondevo un po’ con Paria dei cieli che ho letto più o meno nello stesso periodo. A mano a mano che leggevo però mi tornavano in mente sempre più dettagli, cosa che mi ha stupito considerando quanto tempo è passato. Comunque, non ho potuto fare a meno di chiedermi: chissà se sarò mai più in grado di dedicare alla lettura così tanta parte delle mie giornate da finire un libro in un paio di giorni!

Il segnalibro che ho usato durante la lettura, è stato realizzato da me.

Bando alle ciance, veniamo al libro. Questo è il secondo romanzo pubblicato da Asimov, è del 1951, e sotto certi aspetti la vecchiezza un po’ si sente. Non per quanto riguarda la parte fantascientifica, né l’intreccio avventuroso, quelli non risentono per niente dell’età del libro. In altri aspetti però sì, come per esempio il fatto che Biron, il protagonista, e conseguentemente Asimov, immagino, esprime qualche idea decisamente misogina nei confronti dell’unico personaggio femminile presente. Anche se non penso che gli altri libri di Asimov che ho letto si possano definire femministi, non ricordo di aver provato questo disagio leggendo romanzi più recenti, per questo ho pensato possa essere una conseguenza del periodo decisamente molto misogino in cui il romanzo è stato scritto.

La trama invece, come ho detto, è molto avvincente, a tratti vira pure un poco nel genere spionaggio. Ho trovato qualche appunto a matita in cui affermavo di aver capito anticipatamente alcune rivelazioni che avvengono durante la storia. Be’, sarà che sono meno sveglia e che l’ho letto più lentamente di allora, ma fatta eccezione per quelle che mi ricordavo stavolta mi hanno colta di sorpresa!

Sempre da alcuni commenti e sottolineature ho dedotto che alla prima lettura avevo apprezzato la storia d’amore presente nel romanzo, ma stavolta non ho potuto fare a meno di trovarla scontata e troppo repentina per apprezzarla veramente.

Il finale da una parte mi ha lasciato un po’ perplessa per l’eccessivo elogio agli Stati Uniti d’America, però la trovo sicuramente un’idea bellissima e geniale che per tutto il libro i personaggi parlano di un prezioso documento che costituisce un’arma potentissima, e alla fine si scopre che è la Costituzione degli Stati Uniti d’America, semplicemente un testo che parla di uguaglianza e democrazia. Che contrasto pensando all’America di oggi!.

La Nebulosa Testa di Cavallo: è vicino ad essa che si svolge gran parte della storia. Interessante il fatto che pochi ricordino l’origine del nome, visto che la forma di una testa di cavallo è visibile solo dalla Terra.

L’ambientazione ci porta a viaggiare nello spazio, ma partiamo dalla Terra, una Terra post apocalittica in cui la guerra atomica ha devastato il pianeta migliaia di anni prima e ora è tornato abitabile, almeno in alcune zone. Poi ci spostiamo nella galassia, non ci fermiamo mai troppo su un pianeta, ma pure con poche pagine Asimov riesce a dare l’idea di mondi diversi con culture, storia e usanze diverse.

I personaggi sono pochi e a loro modo molto interessanti. Anche il protagonista, Biron Farrill, pure se sembra un po’ troppo perfetto (è bello, forte, intelligente, più bravo di tutti, molto giovane ma maturo e in gamba…) non risulta troppo odioso. Artemisia come unica donna mi ha deluso un po’, il suo personaggio mi sembra esistere solo in funzione di Biron. Come ho detto da questo punto di vista il romanzo non è certo da elogiare. Sander Jonti è un bell’antagonista, così ambiguo e scaltro, ma nemmeno lui posso dire sia stato il mio preferito.

Sorprendentemente (almeno per me) forse il personaggio che più mi ha divertito e stuzzicato è il “cattivo”, il Commissario dei Tirannici Simok Aratap. I Tirannici li sentiamo tanto nominare ma li vediamo poco, in realtà, si parla della loro forza e prepotenza, ma l’unico che conosciamo da vicino è Aratap, e l’ho trovato un sacco simpatico! Intendiamoci, sa essere spietato nel cercare di raggiungere i propri scopi, ma non è puramente cattivo, si dispiace per Biron, ad esempio, alla fine gli dà anche un consiglio su come fare per impedire che Artemisia sposi il Lord Tirannico. Insomma, è il personaggio che mi è piaciuto di più!

Stars Like Dust 1 by Jules Hynam

Dopo aver letto un paio di romanzi di Asimov in lingua originale, mi sono dovuta riabituare a leggerlo in traduzione. Sicuramente lo preferisco in lingua. Quindi più che commentare lo stile di scrittura vorrei commentare il modo in cui crea le sue storie, perché quello sicuro non è cambiato. Bellissimo per esempio come cerca di dare una spiegazione scientifica alla fantascienza! Descrivendo una nave spaziale che lascia il pianeta spiega come deve trovare la giusta velocità per riuscire a lasciare il campo gravitazionale. Poi per esempio per viaggiare nell’iperspazio bisogna conoscere bene tutte le posizioni, quella di partenza e quella della stella di arrivo, e bisogna sapere dove si trova in quel momento perché le stelle si muovono!

The Stars, Like Dust by Steve LLamb

Commento generale.

La prima volta che ho letto questo libro penso di essermi entusiasmata veramente tanto. A questa seconda lettura ho trovato un po’ più di critiche da fare che mi hanno fatto abbassare un po’ il voto, ma non posso negare di averlo trovato comunque proprio un bel romanzo. Nonostante mi ricordassi parecchio della trama è riuscito comunque a sorprendermi un poco, non volevo mai smettere di leggere! Il tiranno dei mondi è un libro molto avvincente ed emozionante, la storia è piacevole, i personaggi sono quasi tutti interessanti, la componente fantascientifica è egregiamente gestita ma sono presenti anche elementi di mistero: insomma ha tutte le caratteristiche della buona fiction!

Copertina e titolo

La copertina di questa mia edizione di per sé non è brutta, ma neanche la definirei proprio bella, e sopratutto c’azzecca poco o niente col romanzo. L’astronave sulla sinistra sembra un caccia imperiale e in primo piano c’è un essere che sembra un robot ma non ce ne sono nel romanzo.

Sul titolo stendiamo un velo pietoso! Cioè “il tiranno dei mondi” non è neanche brutto, ma se lo mettiamo a paragone con Le stelle come polvere veramente non c’è storia! Perché cambiarlo?!?! Perché?!?! In realtà una risposta forse c’è: ho letto nell’introduzione che questo titolo italiano deriva da quello dato alla pubblicazione sulla rivista Galaxy, Tyrann, ma ho anche letto che esiste una versione italiana con il titolo più aderente all’originale. Quindi, perché in questa edizione tutto sommato recente (1987) non riproporre l’altro titolo? Anche perché “il tiranno dei mondi” chi dovrebbe essere? Aratap? Lui è un Tiranno nel senso di abitante del pianeta omonimo, ma non è certo lui il capo. Vero è che pure il titolo originale, se pure molto più bello, non c’entra molto col romanzo visto che deriva da una poesia scritta da Biron in gioventù.

Momento più…

…fantascientifico (nel senso l’invenzione fantascientifica che mi è piaciuta di più): esiste un modo per comunicare a distanza assolutamente non intercettabile perché fatto con onde che vengono captate direttamente dal cervello di chi deve ricevere il messaggio perché sono proprio settate per i suoi neuroni, quindi nessun altro le può capitare. Geniale!
…divertente: le deduzioni di Aratap sui movimenti dei protagonisti. Lui è sicuramente molto intelligente, ma sbaglia spesso perché proprio non gli veniva in mente che gli altri si muovevano un po’ a caso senza nessun piano!

Mini recensione

Avvincente avventura spaziale

Stars Like Dust by Jordan Ek

Titolo: Il tiranno dei mondi
Serie: Storia Futura (8) e Ciclo dell’Impero (1)
Titolo originale: The Stars Like Dust
Genere: fantascienza
Autore: Isaac Asimov (sito non ufficialeWikipedia)
Nazionalità: statunitense
Prima pubblicazione: 1951
Ambientazione: alcuni pianeti della Via Lattea, V millennio d.C.
Personaggi: Biron Farrill, Sandor Jonti, Artemisia, Simok Aratap, Hinrik V, Gillbret
Casa Editrice: Mondadori (Oscar Fantascienza 63)
Traduzione: Pietro Leoni
Introduzione: Giuseppe Lippi
Copertina: illustrazione di Anna Montecroci
Pagine: 226
ISBN: 88-04-30335-2
Link al libro: IN LETTURAGOODREADSANOBII
inizio prima lettura: 11 giugno 1995
fine prima lettura: 12 giugno 1995
inizio rilettura: 23 gennaio 2020
fine rilettura: 30 gennaio 2020

Sfide

Un po’ di frasi

Un mormorio leggero aleggiava nella camera. Era quasi impercettibile. Un piccolo suono irregolare, ma inconfondibile è mortale.
[incipit]

I preparativi di partenza, su un’astronave che si sottrae alla schiavitù della gravità di un pianeta, per la prima oretta non hanno niente di nobile. C’è molta confusione, proprio come quella che deve aver accompagnato la partenza del primo tronco d’albero scavato in rozza forma di barca, su qualche fiume della Terra primordiale.
(Pagina 23)

Mi sto rammollendo. Quanti di noi cominciano a provare simpatia per determinati individui fra i nostri sudditi? Quanti di noi gli augurano di realizzare i loro desideri?
Aratap
(Pagina 216)

«Ti amo» disse lui. «E io ancora di più» disse lei. La conversazione che segui non ebbe niente di originale. Il tema è sempre lo stesso, attraverso i millenni.
(Pagina 219)

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2 pensieri riguardo “Il tiranno dei mondi

    1. Ciao! Mi dispiace ma non ricordo più così bene questo libro, e non ricordo a quale scena ti riferisci, potresti spiegarmi meglio?
      Se è spoiler per favore usa questo tag, togliendo gli spazi all’interno delle parentesi quadre:

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