Otello

di William Shakespeare



Guardatevi, signore, dalla gelosia: è il mostro dagli occhi verdi, che irride al cibo di cui si nutre.
Iago

Quando devo commentare qualcosa di così famoso, mi pongo il dubbio: devo raccontare la trama o no? Perché immagino che la storia la conoscano tutti (Otello è il dramma della gelosia, lo si sa, un po’ per antonomasia!), però d’altra parte… se poi c’è qualcuno che invece non la conosce? Va bè, proviamo, in due parole:
Otello sposa Desdemona. Iago, che lo odia, lo convince che la sua innocente sposa lo tradisce con il suo luogotenente Cassio.

Questo libro contiene 4 delle più famose tragedie di Shakespeare: Romeo e Giulietta, Amleto, Otello e Machbeth. Il volume è del 1972, addirittura puzza un po’ di muffa, ma molto bello. Le altre tragedie le avevo già lette, poi ne ho lette anche molte altre di Shakespeare, ma questa, non so perché, l’avevo lasciata. Bè, sono contenta di averla finalmente ripresa! Il vecchio Bill è sempre il vecchio Bill!!!!

Casualmente nel libro letto subito prima di questo, I fratelli Karamazov, c’era un bel commento di Puškin su Otello: «Otello non è un uomo geloso, è un uomo fiducioso. […] L’anima di Otello è semplicemente spezzata e la visione del mondo si è offuscata perché il suo ideale è crollato. Ma Otello non spia, non si nasconde, non sta a far la guardia: è un uomo fiducioso, tanto che è stato necessario guidarlo, spingerlo, aizzarlo con sforzi enormi per fargli dubitare del tradimento».

Trovo sia vero: Otello è fiducioso, non ha dubbi sulla sua sposa, la vede parlare con Cassio, ma mai gli verrebbe in mente di sospettare qualcosa. Ed è molto fiducioso anche quando parla con Iago, e infatti si fida ciecamente di lui, e questa sarà la sua rovina. Perché dopo che il dubbio gli viene insinuato, Otello vuole la prova della colpevolezza, perché l’incertezza lo uccide, e perché ormai la prova dell’innocenza non può averla più.

Iago, invece, è il vero geloso, che non si fida di nessuno: crede che la moglie lo tradisca con tutti.

Non solo Otello, comunque, si fida di Iago, il perfido riesce ad ingannare tutti, tutti che dicono sempre «Onesto Iago! Solo tu mi sei amico!». Tutti, ma proprio tutti, che ripongono in lui fiducia!!

E la crudeltà maggiore del suo piano sta nel proprio nel fatto che si basa sulla bontà e sulla fiducia degli altri.

Una lettura, quella della tragedia di Otello, che consiglio di sicuro a tutti, una delle più belle tragedie di Shakespeare, a mio parere.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura.

Titolo: Otello
Titolo originale: The Tragedy of Othello, the Moor of Venice
Genere: tragedia, testo teatrale
Autore: William Shakespeare
Nazionalità: britannica
Prima pubblicazione: 1622 (prima rappresentazione: 1° novembre 1604)
Casa Editrice: Club degli Editori
Traduzione: Gabriele Baldini
Pagine: 130
Link al libro: GOODREADSANOBII

Trasposizioni

Sono andata a vedere l’Otello a teatro! Commento della rappresentazione, QUI.

Un po’ di frasi

Il derubato che ride, ruba qualcosa al ladro; e se stesso deruba colui che spende un dolore inutile.
Il doge di Venezia

Si dice che gl’innamorati, per quanto possano esser vigliacchi, pure hanno all’occasione una nobiltà nella loro natura che soverchia quella ch’è in essi nativa.
Iago

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