Uomini che odiano le donne



di Stieg Larsson

Millennium
La ragazza che giocava con il fuoco

Titolo: Uomini che odiano le donne
Serie: Millennium (1)
Titolo originale: Män som hatar kvinnor
Genere: thriller
Autore: Stieg Larsson (sito ufficialeWikipedia)
Nazione: Svezia
Anno prima pubblicazione: 2005
Ambientazione: Stoccolma (Svezia), 16 dicembre 2004 – 7 aprile 2005
Personaggi: Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander
Casa Editrice: Marsilio
Traduzione: Carmen Giorgetti Cima
Pagine: 676
Link al libro: ANOBII

Era diventato un rito che si ripeteva ogni anno. Il destinatario del fiore ne compiva stavolta ottantadue. Quando il fiore arrivò, aprì il pacchetto e lo liberò della carta da regalo in cui era avvolto. Quindi sollevò il ricevitore e compose il numero di un ex commissario di pubblica sicurezza che dopo il pensionamento era andato a stabilirsi sulle rive del lago Siljan. I due uomini non erano solo coetanei, ma erano anche nati nello stesso giorno – fatto che in quel contesto poteva essere considerato come una sorta d’ironia. Il commissario, che sapeva che la telefonata sarebbe arrivata dopo la distribuzione della posta delle undici, nell’attesa stava bevendo un caffè. Quest’anno il telefono squillò già alle dieci e trenta.
[incipit]

Un giornalista appena condannato per diffamazione viene coinvolto nelle indagini di un delitto di 36 anni prima. Accetta quindi di passare un anno in una piccola città lungo la costa del Baltico, ben consapevole che si tratta solo di una perdita di tempo. Poiché il romanzo è lungo più di 600 pagine, è evidente che si sbaglia.

Per fortuna succede, e neanche tanto raramente. Sento parlare bene ovunque di un libro, provo a leggerlo anch’io, e non ne rimango delusa.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura è stato realizzato da piccolamimi.

Uomini che odiano le donne (titolo che mi aveva tratto potentemente in inganno) è davvero un bellissimo libro. Come thriller (o giallo, o poliziesco, che dir si voglia, non sono brava con certe sottigliezze) è emozionante, pieno di tensione in alcuni punti, ma molto interessante anche nei punti morti dell’indagine. Poi, cosa per me sempre fondamentale in un libro, mi piacciono molto i personaggi, sia quelli principali che i secondari. Infine, mi piace molto come scrive Larsson.

Ma andiamo con ordine. Il Prologo è bellissimo, presenta il mistero in un aspetto molto particolare (quello dei fiori in regalo) e accattivante. Poi, però, per parecchie pagine non se ne parla più, e confesso che un pochino mi stavo annoiando quando si addentra in questioni finanziarie. Per fortuna comunque, pur mettendoci parecchio per tornare al discorso dei fiori, la storia non langue, e la lettura si fa sempre più interessante. E poi, ci sono quelle percentuali. Il libro è diviso in quattro parti, e ognuna sotto il titolo ha un’informazione sulla violenza contro le donne in Svezia:

1. In Svezia il 18% delle donne al di sopra dei quindici anni è stato minacciato almeno una volta da un uomo.
2. In Svezia il 46% delle donne al di sopra dei quindici anni è stato oggetto di violenza da parte di un uomo.
3. In Svezia il 13% delle donne è vittima di violenze sessuali al di fuori di relazioni sessuali.
4. In Svezia il 92% delle donne vittime di violenza sessuale non ha denunciato alla polizia l’ultima aggressione subita.

Non so, forse ho una visione troppo utopistica dei paesi scandinavi, ma non posso fare a meno di pensare che se le percentuali in Svezia sono queste, in Italia devono essere ancora più alte. Un dato piuttosto sconvolgente e purtroppo sempre d’attualità.

Infine, un altro particolare ha contribuito a farmi apprezzare molto questo libro: il bellissimo paesaggio di Hedestad, in particolar modo durante il freddissimo inverno (-37!!!!).

Avrei da fare ancora qualche commentino, ma li copro perché sono spoiler.

spoiler Leggi

Mi ha fatto molto piacere leggere ad un certo punto un commento di Mikael sulla differenza tra l’economia e la Borsa: da ignorante quale sono, l’ho sempre pensato anch’io, in particolare non mi è mai andata giù l’assurdità del funzionamento della Borsa!

Il commento in questione è questo:

Occorre distinguere fra due cose, l’economia svedese e il mercato borsistico svedese. L’economia svedese è la somma di tutte le merci e i servizi che si producono ogni giorno in questo paese. […]
La Borsa è qualcosa di totalmente diverso. Lì non c’è nessuna economia e nessuna produzione di beni e servizi. Lì ci sono solo fantasie dove di ora in ora si decide che adesso questa o quella società vale tot miliardi in più o in meno. Questo non ha proprio niente a che fare con la realtà o con l’economia del paese.

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