La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo – pp. 86-162

← pp 1-85

Ho tardato nel finire la parte di questa settimana perché l’ho iniziata molto tardi. A leggerla non c’ho messo molto, e questo è senz’altro un pregio di questo libro, che si fa leggere con molta facilità.
Le parti riguardanti le particolarità dei viaggi di Henry mi piacciono molto, come per esempio la questione della data sul ritratto, ma soprattutto le varie riflessioni che nei vari Henry vengono suscitate dagli incontri coi suoi doppi. Lo trovo un argomento molto affascinante e, come ho già detto, assolutamente nuovo per quanto riguarda la letteratura (almeno quello che conosco io) sui viaggi nel tempo.
Henry come personaggio, invece, mi suscita irritazione. Continua a dire a tutti che non può parlare del futuro, e poi continua a rivelare cose a chiunque!
Ma soprattutto, la storia tra Henry e Clare mi piace sempre meno. Più si aggiungono elementi ad arricchirla, più la trovo brutta. In queste pagine la cosa che mi ha dato più fastidio è il discorso tra l’Henry del ’96 e la Clare del ’91: lei è innamorata dell’Henry del futuro, e quindi ora (su consiglio di quell’Henry stesso) si appresta a modellare l’Henry del presente per farlo diventare quello che ama lei. Sì, lo so che lo deve fare perché già sa che le cose sono andate così, ma che razza di amore è questo?

pp 163-239 →

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