La tempesta infuria

di Richard Castle

Derrick Storm
Tempesta in arrivo
Tempesta di sangue

Titolo: La tempesta infuria
Serie: Derrick Storm (2)
Titolo originale: A Raging Storm
Genere: thriller, pseudobiblia
Autore: Richard Castle, in realtà anonimi ghost writers (IMDbWikipedia)
Nazione: USA
Anno prima pubblicazione: 2012
Ambientazione: Washington D.C. (USA), Contea di Somerset (Regno Unito), Londra (Regno Unito); giorni nostri
Personaggi: Steve Mason aka Derrick Storm, April Showers, Oleg Barkovsky, Ivan Sergeyevich Petrov
Casa Editrice: Fazi Editore
Traduzione: Giuseppe Marano
Pagine: 87
Provenienza: Amazon, 8 novembre 2012
Link al libro: IN LETTURAANOBIIGOODREADS
inizio lettura: 18 giugno 2016
fine lettura: 11 luglio 2016


«Sì», disse Storm. «Eravamo sullo stesso volo da Washington di stamattina».
«Non ci ho fatto caso», rispose Nad.
Mentiva.
«Neanch’io ci avevo fatto caso», disse Showers.
Mentiva anche lei.
«Io faccio sempre caso alle belle donne», disse Storm.
Non mentiva.

Continua la storia proprio da dove eravamo rimasti con l’ultimo racconto.

Storm continua a collaborare con l’agente Showers e scopre che nell’omicidio del Senatore sono implicati in qualche modo i russi, e un misterioso progetto Mida.

Richard Castle by Stixanimated on DeviantArt

Non ho molto da commentare su questo romanzo. L’ho comprato quando lo trovai, insieme al precedente e al successivo, in offerta su Amazon, e in quel periodo seguivo Castle, ero molto curiosa di leggere uno dei suoi libri. Il primo mi era piaciuto più di quanto mi aspettassi, questo secondo un po’ meno, forse perché è passata la novità. La

trama è avvincente nel senso che andavo avanti con la curiosità di sapere cosa sarebbe successo, ma alla fine non è che ci sia poi questo gran mordente, i colpi di scena non me li aspettavo ma neanche mi stupiscono, e il libro è veramente troppo breve per suscitare il dovuto “thrilling” nel lettore. L’ambientazione è interessante perché ci spostiamo per un po’ nel Regno Unito, ma anche qui, niente di che, una toccata e fuga, una visita a un pub a bere birra, niente di veramente caratterizzante. I personaggi che già conoscevamo non evolvono di una virgola, c’è qualche tentativo di approfondimento perché ci viene detto qualcosa sul loro passato, ma nulla di più. Anche i personaggi nuovi che compaiono in questo romanzo anche non mi sono sembrati eccessivamente approfonditi.

Lo stile non è ricercato ma sicuramente gradevole, il romanzo è ben costruito, specie per essere quello che è: un libro scritto sulla scia di una serie tv.

La copertina è bellina: lo sfondo londinese, e il solito cielo che annuncia tempesta. Il titolo è come sempre interessante, perché gioca col nome del protagonista, Storm, che significa tempesta.

Commento generale.

Un romanzo non brutto, anche abbastanza avvincente, ma mai davvero coinvolgente. Ma cosa mi aspettavo da un romanzo di questo tipo? Esattamente quello che mi ha dato, in realtà: un po’ di compagnia tutto sommato piacevole nelle ore di attesa e una trama abbastanza intrigante da farsi leggere con interesse fino alla fine. Quindi: promosso, ma giusto col minimo.

Mini recensione

Pseudobiblion da una serie tv:
le non grandi aspettative sono confermate,
carino ma niente di più.

Sfide

Un po’ di frasi

Washington, D.C. Oggi, 19.15 Aveva fra le braccia un senatore degli Stati Uniti morto.
[incipit]

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