Hawkeye (1983)


di Mark Gruenwald

Hawkeye
Hawkeye i primi passi
Avengers: Hawkeye (1994) →




I told you there was a reason I didn’t sweep the floor.

Te l’avevo detto che c’era un motivo per cui non pulivo il pavimento.

Mockingbird

(Albo #3)

Continuo ad esplorare questo supereroe e devo dire sta cominciando a piacermi sul serio!

Hawkeye (in italiano Occhi di Falco) se n’è andato dagli Avengers e ha deciso di fare il supereroe solitario, ma scopre che forse lavorare in compagnia non è poi tanto male quando incontra un’altra eroina solitaria, Mockingbird.

SPOILER ALERT:
gli spoiler sono coperti solo se riguardano l’albo in questione, quindi in ogni commento possono esserci spoiler non coperti per gli albi precedenti.

Listen to the Mockingbird

Numero: 1 (settembre 1983)
Sceneggiatura: Mark Gruenwald
Disegni: Mark Gruenwald
Altri autori: Brett Breeding (inchiostri), Joe Rosen (letterista), Bob Sharen (colorista)
Copertina: Mark Gruenwald, Brett Breeding
Link al fumetto: SITO UFFICIALE
Avengers #189
Point blank! →
Voto: 7

Hawkeye è finalmente in una relazione sentimentale felice, ed ha un lavoro che gli piace: lavora per la Cross Technological Enterprises, dove può anche usufruire dei più vari gadget supertecnologici. Una sera, investigando un’intrusione, fa la conoscenza di Mockingbird.

Clint ripensa alle sue relazioni passate, con Black Widow e Scarlet Witch, paragonandole alla sua situazione attuale, finalmente felice.

L’albo inizia con un Hawkeye in forma smagliante: ferma tre malviventi lanciando tre frecce diverse contemporaneamente! In questo fumetto vediamo Clint finalmente realizzato, professionalmente e sentimentalmente. Lavora per la Cross Technological Enterprises, una società rivale di Stark nella tecnologia, e ha anche appena comprato una specie di moto volante di cui va orgogliosissimo! Ha una relazione con una certa Sheila che lavora pure lei per la CTE, e per la prima volta si sente in una relazione stabile, dopo Natasha e Wanda, tanto che si apre con lei e le racconta il suo passato! Devo dire che aspettavo da molto un momento del genere perché conosco la storia di Clint praticamente solo dalle fanfiction, e volevo leggere quella in canone. Direi che è più meno come la conoscevo io: orfano in tenera età scappa un giorno dall’orfanotrofio per unirsi al circo dove gli insegnano a diventare arciere, e dopo una brutta esperienza col suo maestro e mentore che lo farà finire in ospedale si mette in proprio ad esibirsi come il più grande marksman del mondo, e così lo troviamo alla sua prima apparizione.

La prima pagina dell’albo: il titolo non compare mai in copertina, ma sempre qui

Non so perché ma in qualche modo Clint Barton mi ha sempre dato l’idea del supereroe un po’ sfigato, non perché incapace ma proprio perché sfortunato (una delle cose, tra l’altro, che mi ha fatto affezionare al personaggio!). Il suo passato infelice sicuramente supporta questa impressione, e quello che gli succede in questo albo senza dubbio lo conferma! Povero Clint! Scopriamo infatti che questa Sheila di cui era molto innamorato e a cui teneva così tanto da essersi confidato con lei, è stata pagata per sedurlo e tenerlo distratto perché alla Cross (la compagnia che tanto stimava e per cui si sentiva contento di lavorare) trama qualcosa di losco e non volevano lui intervenisse a guastare i loro piani.

Per fortuna in tutto questo arriva Mockingbird! E mi è piaciuto davvero molto questo personaggio! Anche lei la conoscevo già però solo come Bobbi Morse, in Agents of S.H.I.E.L.D., dove non ha mai usato il suo nome da supereroina, ma aveva la stessa arma caratteristica, i Battle Staves (letteralmente “bastoni da battaglia). Anche nel fumetto comunque è stata agente dello S.H.I.E.L.D..

Lo stile della storie e dei disegni mi piace di più di quello dei fumetti più vecchi, però qualche “ingenuità” ancora la ritrovo (ma quelle penso che nei fumetti di supereroi non potranno ma scomparire del tutto) come per esempio il fatto che durante una lotta il costume di Hawkeye viene danneggiato in modo che gli rimane scoperto il torso ma rimangono intatti la maschera e i pantaloni!

Point blank!

Numero: 2 (ottobre 1983)
Sceneggiatura: Mark Gruenwald
Disegni: Mark Gruenwald
Altri autori: Brett Breeding (inchiostri), Joe Rosen (letterista), Bob Sharen (colorista)
Copertina: Mark Gruenwald, Bob Layton
Link al fumetto: SITO UFFICIALE
← Listen to the Mockingbird
Beating the odds →
Voto: 8

Hawkeye decide di accettare la collaborazione di Mockingbird per andare a fondo e scoprire chi è che gli ha rovinato la vita.

Clint è talmente sconvolto dopo gli eventi dell’albo precedente che prova a fare l’unica cosa che gli riesce bene, tirare frecce, e invece sbaglia tutti i tiri, non centra mai il bersaglio! È proprio messo male! In più ancora non sente di fidarsi del tutto di Mockingbird, o forse ce l’ha con lei perché da quando è arrivata nella sua vita tutto è andato a rotoli, ma comunque collabora con lei per indagare sulla Cross Technological Enterprises.

La prima pagina dell’albo.

In questo albo conosciamo anche il passato di Bobbi, che sperando di conquistare la fiducia di Clint gli racconta di sé. Di lei non sapevo molto perché la storia del personaggio in Agents of S.H.I.E.L.D. è diversa. Questa Bobbi era una scienziata molto promettente, ha lavorato anche nel team che cercava di ricreare la formula del siero del super soldato (quello di Capitan America), poi si è unita allo S.H.I.E.L.D.. Qui abbiamo un punto in comune con la Bobbi Morse della serie perché anche questa Bobbi ha lavorato sotto copertura, e dopo essere rimasta gravemente ferita, una volta rimessasi era così abituata a lavorare in proprio che ha lasciato lo S.H.I.E.L.D. ed è diventata Mockingbird. Devo dire che questo personaggio mi piace sempre più! Mi piacciono le sue battute, mi piace come lavora: in basso tra le frasi ho riportato alcune vignette che la riguardano che ho particolarmente apprezzato.

Clint in questo albo cerca di riprendersi. Vediamo qualche caratteristica in più del suo armamentario: come già sapevamo ha tante frecce diverse che svolgono funzioni diverse, ma non l’avevo mai visto usarle senza senza arco, solo tenendole in mano, per esempio come torcia per illuminare. Due parole anche sul suo costume: Clint lo cambia perché quello che indossava nell’albo precedente era andato distrutto. Il nuovo non è molto diverso ma devo dire che lo preferisco. In qualche vignetta vengono inquadrate da vicino le sue mani e ho notato che ha dei guanti speciali che gli coprono il palmo, il dorso e la punta delle dita, ma che lasciano invece scoperte il resto delle dita. Ho cercato in giro ed in effetti esistono dei guanti da arciere fatti così!

Vediamo per la prima volta finalmente un cattivo in questo albo: Hawkeye lo chiama Silencer (Silenziatore) perché ha un dispositivo che annulla tutti i suoni intorno a lui.

Beating the odds

Numero: 3 (novembre 1983)
Sceneggiatura: Mark Gruenwald
Disegni: Mark Gruenwald
Altri autori: Joe Rosen (letterista), Christie Scheele (colorista), Danny Bulanadi (inchiostri)
Copertina: Mark Gruenwald, Bob Layton
Link al fumetto: SITO UFFICIALE
← Point blank!
“Till death do us part” →
Voto: 7 e 1/2

Hawkeye e Mockingbird proseguono la loro indagine anche se si ritrovano completamente privi di risorse. A peggiorare il tutto arrivano due nuovi cattivoni: Oddball e Bombshell.

In questo albo le cose si mettono piuttosto male per i nostri. Nel numero precedente avevamo visto come l’appartamento di Clint fosse stato completamente svuotato, i due si rifugiano quindi in quello di lei ma anche qui una brutta sorpresa: l’appartamento esplode! Per fortuna si salvano grazie a Bobbi che da brava ex agente dello S.H.I.E.L.D. conosce vari trucchi per controllare se qualcuno è entrato nell’appartamento in sua assenza.

La prima pagina dell’albo.

Mockingbird mi piace sempre più, ma devo dire che in questo albo sono tutti e due adorabili perché si ritrovano senza soldi, devono quindi affrontare problemi molto comuni e poco supereroistici. Per esempio prendono la metro perché hanno speso gli ultimi soldi che avevano per comprare delle frecce per Hawkeye e lui è tutto contento! XD

Anche i cattivi di questo albo non li avevo mai sentiti nominare. Si tratta di Oddball e Bombshell che non sono usualmente un duo ma collaborano perché entrambi alle dipendenze di qualcuno che per ora ci rimane ignoto. Oddball è un uomo che giocola sempre con delle palle che usa come armi, in alcuni casi anche arricchite da bombe o altre sorprese del genere. Bombshell è una donna che mi pare sia particolarmente forte e, come dice il nome, amante di bombe ed esplosioni. L’albo di chiude in maniera molto negativa per i nostri perché Oddball e Bombshell li fregano alla grande e riescono a catturarli entrambi.

“Till death do us part”

Numero: 4 (dicembre 1983)
Sceneggiatura: Mark Gruenwald
Disegni: Mark Gruenwald
Altri autori: Danny Bulanadi (inchiostri), Joe Rosen (letterista), Bob Sharen (colorista)
Copertina: Mark Gruenwald, Bob Layton
Link al fumetto: SITO UFFICIALE
← Beating the odds
West Coast Avengers (1984) #1 →
Voto: 8 e 1/2

Arriviamo alla resa del conti col supercattivo di turno.

Hawkeye e Mockingbird sono stati catturati, e finalmente scopriamo chi c’è dietro gli attentati alla loro vita e ai misteri alla Cross Technological: si tratta di Crossfire, che si autodefinisce un “maestro sovversivo, esperto di lavaggio del cervello e imprenditore”. Mi ha fatto sorridere perché nel raccontare a Clint e Bobbi il suo piano ammette candidamente di farlo com’è consuetudine per qualcuno nella sua posizione.

La prima pagina dell’albo

Il suo piano comunque è come sempre esagerato, complicato e assurdo, ma non per questo meno pericoloso per i Nostri: veramente non riuscivo a immaginare come avrebbero fatto a cavarsela! In più il povero Clint si deve anche far “insultare” da Crossfire che gli rivela di essersi accanito su di lui perché lo ritiene il supereroe più debole! Ma povero! Sarà invece proprio Clint (ovviamente, essendo il protagonista) a sconfiggere Crossfire (ok, lui ci mette pure del suo con la sua presunzione e imbranataggine) e salvare sé stesso e Bobbi. Ci rimetterà l’udito: sapevo che la sordità era una caratteristica di Clint Barton, sono contenta di aver letto finalmente come è successo. Il povero Clint è così abbattuto che prima di un tiro lo vediamo implorare Oh, please let me make this one shot. Please!!! Per fortuna a fine albo si riprende: lui e Bobbi si sposano! Dopo solo una settimana! Veramente troppo esagerato, però mi piacciono tanto come coppia che perdono loro l’eccessiva impulsività!

Una piccola nota critica: la didascalia descrivendo il gesto di Clint di cercarsi una freccia sulla schiena dice che è un gesto automatico che fa da quando aveva 9 anni, ma nell’albo 1 aveva detto che si era unito al circo a 13 anni! Un’incongruenza che non mi spiego!

Il titolo e la copertina di questo albo le ho trovate particolarmente interessanti! Ho trovato interessante la scelta di mettere Hawkeye morto in copertina, sicuramente è qualcosa che sconvolge! Si trattava comunque solo del piano di Crossfire, quindi quella scena non si è mai verificata! Il titolo è bello perché fa riferimento alla situazione letale in cui si trovano i due protagonisti, ma anche alla frase che si dice solitamente nei matrimoni che prelude alle nozze finali tra Clint e Bobbi.

Proprio un bell’albo per concludere questa piacevole miniserie, non esente da difetti ma alcuni mi hanno fatto più che altro sorridere (vedi la mania del cattivo per gli spiegoni), quindi giudizio senza dubbio molto positivo!

Albo 2, Pagina 3

Commento generale.

Questa serie si colloca prima di uno degli albi che lessi l’altra volta, e infatti raccontano qualcosa che nell’altro albo era data per scontata, ovvero il matrimonio tra Clint e Bobbi.

I disegni ancora non mi convincono, trovo i personaggi poco caratterizzati, si distinguono solo per gli abiti altrimenti mi paiono un po’ tutti uguali, e li trovo anche poco fluidi nei movimenti. Però noto già qualche aspetto un po’ più moderno rispetto ai fumetti vecchi, come le vignette non più perfettamente squadrate, o gli effetti speciali nelle parole onomatopeiche. I costumi li trovo buffi, però vabbè qui erano gli anni 80, ci può stare! XD Anche se trovo quello di Mockingbird poco pratico per un supereroe con quelle maniche così larghe!

Le storie mi sono piaciute, non sono noiose, l’azione è rapida e interessante. Ancora trovo troppo buffo il fatto che sia gli eroi che i cattivi tendono a descrivere a parole ogni azione che stanno compiendo, ma non è troppo fastidioso!

I due protagonisti mi sono piaciuti parecchio! Hawkeye, seppure ogni tanto ancora un po’ troppo presuntuoso, è adorabile nella sua sfigataggine e amore per le frecce! :) Mi è piaciuto anche perché lo vediamo sia in un momento molto buio, in cui gli viene addirittura a mancare la sua infallibilità nel centrare i bersagli, che poi nell’esibirsi in alcuni tiri straordinari! Scopriamo anche qualcosa di nuovo: il suo arco, come quello di Ulisse, riesce a tenderlo solo lui, se ci prova qualcun altro fallisce! Mockingbird la leggevo per la prima volta, ed è stata una piacevolissima sorpresa! Tanto che mi sono incuriosita e vorrei leggere altro di suo; per ora proseguo con Hawkeye ma ho messo qualche suo albo in WL.

Una serie di fumetti senz’altro soddisfacente, che mi fa davvero venire voglia di continuare! :)

Curiosità

Di Mockingbird avevo sempre letto solo in inglese, ma ho scoperto che è stata tradotta anche in italiano col nome di Mimo, che è la traduzione letterale di “mockingbirg“. Il mimo è infatti una specie di uccello passeriforme che ha la caratteristica di imitare i versi di altri uccelli e anche altri animali (per esempio insetti e anfibi). In inglese infatti “to mock” significa “imitare, parodiare, fare il verso”.

Inutile dire che non mi piace per niente il nome italiano, per me lei continuerà ad essere Mockingbird!

Mini recensione

Supereroi in coppia: divertente e avvincente

Un’immagine di Hawkeye dal primo albo della serie.

Titolo: Hawkeye
Serie: Hawkeye (1983)
Albi: #1-4
Genere: fumetti, supereroi, avventura
Autore: Mark E. Gruenwald (Wikipedia)
Nazionalità: statunitense
Prima pubblicazione: 1983
Ambientazione: Long Island City, New York (USA); 1983
Personaggi: Clinton Francis “Clint” Barton / Hawkeye (Occhio di Falco), Barbara “Bobbi” Morse / Mockingbird (Mimo)
Casa Editrice: Marvel
Pagine: 94
Provenienza: Marvel Comics, 23 gennaio 2022
Note: Questa serie esiste anche in un unico volume, in cui però ci sono anche altri albi: Tales of Suspense #57, Marvel Super Action #1, Avengers #189 e Marvel Team-Up #95. Ho preferito allora prendere gli albi separati perché tra questi quattro aggiuntivi due (quelli linkati) li avevo già letti e gli altri due mi pare non riguardavano Hawkeye.
Link al fumetto: SITO UFFICIALEGOODREADSANOBII
inizio lettura: 23 gennaio 2022
fine lettura: 27 gennaio 2022

Sfide

Un po’ di frasi/vignette

Meglio che tu indossi questo, gli uomini seminudi con le pistole mi rendono difficile concentrarmi.
Mockingbird a Hawkeye
(Albo #2)

spoiler albo 2 Leggi

spoiler albo 3 Leggi

(Albo #3)

More on that in a moment. First, in the typical fashion of someone who holds all the cards, I’m going to divulge to you more than you will need to know about me and my business…
Ne parleremo tra un momento. Per prima cosa, nel tipico modo di qualcuno che tiene tutte le carte, ti rivelerò più di quanto è necessario tu sappia su di me e i miei affari…
Crossfire
(Albo #4)

spoiler albo #4 Leggi

2 pensieri riguardo “Hawkeye (1983)

  1. Gli anni Ottanta… Che riscoperta hai fatto! A tale proposito, io mi sono riappassionata alle serie televisive degli anni Settanta e Ottanta, quali Starsky & Hutch, Miami Vice e — naturalmente — La signora in giallo.

    1. A me gli anni 80 piacciono un sacco, li trovo così buffi, originali, innovativi. Però devo ammettere che io invece faccio fatica a guardare serie tv di quegli anni, le sento veramente troppo lontane da quello che è il mio gusto di adesso! Tranne La signora in giallo, lei è senza tempo, la amo e la guardo e riguardo sempre con tantissimo piacere!

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