Saggio sulla visione degli spiriti


di Arthur Schopenhauer


Negli ultimi 25 anni in Germania sono stati riabilitati, come già prima la magia, quegli spettri che erano stati non tanto esorcizzati quanto messi al bando nell’intelligentissimo secolo passato, a dispetto di tutti quelli che l’avevano preceduto.

[incipit]

La filosofia non la capirò mai, non posso farci nulla. Fin dall’inizio questo libro mi è stato ostico, perché subito si capisce che parla di cavolate. Chiedo scusa a tutti i filosofi e/o estimatori di Schopenhauer, ma non posso sopportare che si voglia spiegare (assurdamente) su basi scientifiche delle stupidaggini tipo la magia.

In alcuni punti ho letto proprio mettendo una parola dietro l’altra, a volte senza capire che leggevo. Non l’ho abbandonato solo perché per fortuna era corto, e io i libri cerco sempre di finirli, specie se sono in qualche sfida!

In realtà c’era qualche parte che poteva risultare interessante, e cioè le citazioni di episodi descritti in letteratura, anche in opere classiche. Solo che le citazioni non c’erano, si limitava a dire “come racconta anche Svetonio in Caligola, cap 59″, e basta! Insomma, una lettura purtroppo molto deludente!

Il segnalibro he ho usato durante la lettura è stato realizzato da Thot.

Titolo: Saggio sulla visione degli spiriti
Titolo originale: Versuch über das Geistersehn und was damit zusammenhängt
Genere: saggio
Autore: Arthur Schopenhauer
Nazionalità: tedesca
Prima pubblicazione: 1845-51
Casa Editrice: Newton Compton
Traduzione: Francesca Ricci
Pagine: 100
ISBN: 9788879831338
Link al libro: ANOBII
inizio lettura: 25 agosto 2008
fine lettura: 30 agosto 2008

Sfide

3 pensieri riguardo “Saggio sulla visione degli spiriti

  1. Dire che è eccezionale è poco, peccato che l’autore non sia stato apprezzato per il suo tentativo di dare una spiegazione logico-scientifica all’apparizione degli spiriti!

  2. E’ proprio quello, in realtà, che non mi va giù, che gli sia venuto in mente di impegnarsi a dare questa spiegazione! ;)
    Ma purtroppo, come ho detto, la filosofia non mi va giù, eppure continuo ogni tanto a provarci… magari coi romanzi mi andrà meglio! :)

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