Home » Colaprico » La primavera dei maimorti La primavera dei maimorti Pubblicato sabato 12 Giugno 2010; 16:19giovedì 1 Maggio 2025; 14:39 da PhoebesLascia un commento di Piero Colaprico e Pietro Valpreda Anno: 2002 Casa Editrice: Il Saggiatore pagine: 191 La primavera dei maimorti su aNobii Questo libro partecipa a La Sfida A PUNTI, La sfida nascosta La Sfida delle Stagioni 2010, Sfida… del mistero. [le strisce colorate sono spoiler, selezionare per leggere] La violenza è come combattere con il Minotauro. Coloro che sopravvivono passano il resto della vita a percorrere il labirinto, alla ricerca dell’uscita. Siamo nell’aprile del 1969. Pietro Binda è un brigadiere dei carabinieri che sta seguendo un intensivo corso di aggiornamento in una località a lui stesso sconosciuta, quando viene richiamato a Milano, perché gli è stata assegnata un’indagine molto importante: dovrà entrare a San Vittore come infiltrato, quindi come detenuto, e cercare di scoprire qualcosa sul misterioso omicidio di un cittadino svizzero di origine ungherese. Sapete quelle domande dei test o dei sondaggi delle case editrici a risposta multipla, che chiedono: cosa ti alletta in un libro tanto da fartelo comprare? La copertina? Il titolo? L’autore? Il consiglio di un amico? Eccetera eccetera. Ecco, questo è proprio uno dei casi in cui ad attrarmi è stato semplicemente il titolo, anzi, i titoli della serie con Binda come protagonista. Poi, ricordo, li ho trovati tra i Remainders di ibs col 65% di sconto! :) Bene, sono contenta di questa “ispirazione”, perché il libro mi è piaciuto molto! Bello il personaggio di Pietro Binda, bella la storia, che si intrecciava con la tragedia della Seconda Guerra Mondiale, dura la descrizione della condizione dei carcerati, e immagino molto realistica, visto che Valpreda era stato in galera proprio in quesgli anni. Molto bello il finale, che fa provare solo odio per le vittime, e una gran pietà invece per l’assassino. Sempre in quell’acquisto fortunoso tra i remainders, ho preso anche L’estate del Mundial, ambientato nell’ ’82. Ottima lettura per quest’estate “invasa” dai Mondiali in Sudafrica! :) La voce, stridula e autoritaria, vibrò nella sala mensa orami semideserta: «C’è una comunicazione per te». L’interpellato sfilò le dita da una grossa fetta di polenta e girò la testa con consapevole lentezza. Il breve movimento gli confermò, con una fitta dolorosa, che l’occhio sinistro si era arrossato e gonfiato. «Una comunicazione urgente» sottolineò ancora la voce. [incipit] Il segnalibro qui a destra è quello che ho usato durante la lettura, ed è stato realizzato da yama30. L’ho scelto perché questo libro partecipa per la primavera alla sfida delle stagioni. Condividi: Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Tumblr Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra) Pinterest Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra) Pocket Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra) Telegram Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra) E-mail Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Stampa Mi piace:Mi piace Caricamento... Correlati