L’amore ai tempi del colera


di Gabriel Garcìa Màrquez

Titolo: L’amore ai tempi del colera
Titolo originale: El amor en los tiempos del colera
Autore: Gabriel Garcìa Màrquez
Nazione: Colombia
Anno prima pubblicazione: 1985
Casa Editrice: Mondadori
Traduzione: Claudio M. Valentinetti
Pagine: 370
Link al libro: ANOBIIGOODREADS


…lo turbò il sospetto tardivo che è la vita, più che la morte, a non avere limiti.

La storia di un amore vissuto nel ricordo e nella speranza, la storia di tanti amori vissuti, sofferti, goduti, persi e ritrovati.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura è stato realizzato da me in occasione dello scambio di Segnalibri@Tema di Marzo 2010 (tema: FAVOLE) nel gruppo Readers Challenge.

Non sono uscita pienamente soddisfatta dalla lettura di questo libro. Sicuramente m’è piaciuto, ma non tanto quanto immaginavo. La storia è interessante, la stile affascinante, ma alla fin fine se devo pensare a qual è stato il momento più emozionante del romanzo mi viene in mente quando Fermina e Juvenal a Parigi intravedono Oscar Wilde! :)

Insomma, mi aspettavo un po’ più, senza dubbio. Basta guardare quanto è corta questa recensione: proprio non ho nulla da dire!

Molto bello però il finale: nelle ultime righe Garcìa Màrquez è riuscito a coinvolgermi e commuovermi più di quanto abbia fatto nel resto del romanzo!

Sfide

Dammi 4 parole

Bello ma non capolavoro

Un po’ di frasi

Era inevitabile: l’odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati.
[incipit]

explicit Leggi

6 pensieri riguardo “L’amore ai tempi del colera

  1. Ciao cara! Allora in effetti L’amore ai tmepi del colera nonn è il suo capolavoro, anzi, per quanot possa volere bene a Gabo, mi ricordo che quando lo lessi c’erano stati die momenti in cui non si riusciva proprio ad andare avanti…però poi ci son quelle pagine che sono lì, come per caso, e che ti fanno innamorare…concordo con te sul finale: bello bello!
    Il capolavoro di Marquez è Cent’anni di solitudine…se non l’hai ancora letto…beh…fallo! ^^

  2. Sìsì, l’ho letto “Cent’anni di solitudine”! :) Ho letto anche “L’autunno dei patriarca”, quello l’ho trovato davvero ostico, uno stile pesante con periodi lunghissimi! Gli ho dato tre stelline, però alla fin fine ricordo che pure quello mi aveva a tratti emozionato!
    Bè, non per niente Gabrieluccio ha pure vinto il Nobel, eh! :D

  3. Se volessi leggerlo, il libro “Il figlio dell’orco e della strega” è in catena di lettura nel gruppo di anobii Il Giardino Segreto: l’autrice è la ragazza che ha fondato il gruppo ed è così che è arrivato da me! Ormai la catena è quasi conclusa, mancheranno due o tre persone, quindi se decidessi di “iscriverti” ti arriverebbe in breve tempo (anche perchè si legge in un soffio).

  4. ciao carissima Phoebes! L’unica volta che ho affrontato Marquez è stato con Cent’anni di Solitudine e devo confessare, vergognandomene un po’, che non mi ci sono ritrovata. Ho fatto molta fatica. Non fa per me, temo.

    P.S. se più tardi hai tempo, passa a prendere un tè con zia Jane, c’è un piccolo pensiero per il tuo bel blog. A presto!

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.